sabato 29 gennaio 2011

istanza di rispetto



a chi rivolgiamo noi
le nostre preghiere,
non dico 
quelle canoniche,
rivolte a Dio,
alla Spiritualità
del tuttto sincere
e da rispettare...
ma le nostre istanze 
di giustizia
per il rispetto dei nostri diritti
quelle che vengono 
ripetutamente ignorate
quelle 
a chi le intestiamo?
... quando le figure preposte
sembra facciano più il gioco
di un marciume umano
il quale aggredisce 
piuttosto che tutelare
.....
la percezione è quella
di essere esposti
ad un qualsiasi capriccio
attacco, 
soppruso,
senza avere strumenti efficaci 
opportune difese
per le nostre indiscutibili ragioni...
Per questo mi chiedo,
a chi possiamo rivolgere 
le nostre preghiere
senza dover necessariamente avere
il timore
che il chiedere il rispetto 
di un nostro diritto
non finisca per essere 
la causa stessa
della nostra colpa
il motivo primo
di una ripercussione
violenta su più livelli
sventolata , subita
e riconosciuta
dai nostri occhi
dalle nostre menti
dai nostri cuori

in pieno centro ,nel cuore di Roma




ci si stava avviando
piuttosto lentamente
verso la chiusura 
della giornata
con un anticipo
di soli due giorni,
rispetto la fine
della settimana...
mentre...
su piazza navona
cadeva sottile
un pulviscolo umidiccio,
sottilissime e molto fitte 
goccie
bagnavano i sampietrini...
... nascosto in un angolo,
riparato e ad osservare,
c'ero io
assaporando le note
di un chitarrista nostalgico
in pieno centro 
nel cuore di Roma
Tutti i pensieri.
volli scansare
amarezze e delusioni...
chiusi dentro uno sgabuzzino
dedito a respirare
com'ero...
osservando ....
quell'unico pennuto
svolazzare nella pioggia,
un padre portare in giro
i suoi piccoli figli
uno maggiore 
uno più piccolo
entrambi in silenzio
quasi religioso...
come non riconoscere
il timore reverenziale,
una coppia di tedeschi
e due mercanti indiani 
con gli ombrelli cinesi
ed io....
mi sono fermato circa mezz'ora
subito dopo il lavoro
senza motivo e senza scopo
per il semplice piacere
di rimanere fermo 
ad osservare
il battito armonioso
di questa secolare città
in pieno centro
nel cuore di Roma


Stefano Accetta - Vertigine alle tre (Malatesta!!!)

mercoledì 26 gennaio 2011

lunedì 24 gennaio 2011

...più cose sai, meno cose servono





una volta, guardando una trasmissione televisiva su discovery channel, sono rimasto colpito da una frase detta a chiusura di programma, da uno dei due protagonisti dello show..... certo il contesto non ha molto a che vedere con il frutto della mia riflessione .....si trattava, infatti, di un corso di sopravivvenza....... mi sembra nella foresta tropicale di qualche paese lontano a me sconosciuto, eppure, questi due amici in piena coerenza con la linea intera del loro ben fatto programma, chiudevano la puntata con questa splendida frase...


..." più cose sai...
meno cose servono"


Da queste sei parole, esplose secche, prima dei titoli di coda, ho fatto mia una riflessione di quanto questo sia vero in un senso universale..... sia se si parla di realtà materiali, sia se si discute di anima e continuità della vita.
Tutti sanno che più il tempo passa e più le generazioni geneticamente si evolvono....la vita media si allunga e le capacità degli esseri umani muta plasmandosi con le esigenze del tempo.
Ok,, mi sono già spinto oltre, nello scrivere queste cose....... e per non aver mai studiato come si deve, le materie più vicine a queste considerazioni magari ho anche usato termini errati e associazioni poco opportune.....scusate... anche se........ c'è da aggiungere......... che da cantatuore sento spesso la curiosità di approfondire questo tipo di ragionamenti, perchè altrimenti non ci sarebbe libertà, quella stessa libertà che mi spinge oltre una volta ancora probabilmente anche per una mia indole a tratti impertinente fino a concludere che in questo percorso di evoluzione sono sempre più palesi i paradossi che non le conlusioni sensate.
Provo ad esprimermi meglio....!
Per l'idea che mi sono fatto, in tutti questi anni, esistono due tipi di movimenti delle dinamiche del tempo, la prima atavica, convenzionale cui si lega il progresso e scorre in avanti lenta ma inesorabile essendo un valido sostegno per la stabilità della vita;la seconda dinamica invece è attraversata da correnti contrastanti; a volte prevale la crescita e lo sviluppo, altre volte la decrescita e la demolizione e questo riguarda sia la vita materiale che quella spirituale...
In virtù di queste considerazioni credo che assuma un valore enorme poter sottolineare

"....più cose sai
meno cose servono"

per il semplice fatto, che raggiungere la consapevolezza in virtù della quale le informazioni più sono elaborate e ricercate più ti aiutano a fare affidamento sulle tue forze e non su quelle di altri o altro.... è un pensiero forte che da coraggio e invita ad informarsi di più....il che è esattamente ciò che serve adesso, per perseguire un cambiamento in direzione della crescita e dello sviluppo personale e generazionale....
Internet ,in questo discorso diventa come il grano per fare il pane o il mare da cui estrarre il sale.
E' logico che fa paura tutto questo, perchè la responsabilità circa le informazioni che decidiamo di prendere, acquisire, trattenere è soltanto nostra, così come siamo noi a decidere quanto tempo dedicare e quanta attenzione mettere nell'informarci sui fatti.
Questi pensieri mi danno coraggio perchè qui, oggi, in questo mondo, si ha la sensazione che tanta tensione unita a tanta disinformazione possa degenerare in un crescendo di violenza e questa sarebbe una sconfitta per le persone che difficilmente poi si riesce a dimenticare e superare rimane una macchia indelebile nel tempo.
Occorre fare ricorso ai ragionamenti e allora si che ogni conflittualità trova la sua via d'uscita;per poter articolare i percorsi della ragione è importante avere sempre più nozioni utili a questo scopo...