venerdì 14 gennaio 2011

...fotografo romano [Francesco C.]





Francesco  mi risponde
sguardo perso sui ricordi
e mi risponde
risponde alle mie domande
la sua vita
è fitta di episodi travolgenti
romantici
artistici
tragici
commoventi
Lui
con la sua macchina fotografica
li ha tradotti tutti in arte
espressione
poesia
Francesco mi risponde
esprime un senso di genuina umiltà
quella ricchezza
cui sono destinatari
solo i grandi pensatori
la sua strada è piena
di buche e risalite
disseminate in anni
di sofferenze  e sfide
trasformatesi in amore
passione
sensibilità
attenzioni tutte
che costituiscono la robustezza
di questo fotografo romano
in giro per il mondo
avvolto e coinvolto
nel teatro danza
della sua unica vera 
musa ispiratrice
Francesco è una persona
che mi piace

giovedì 13 gennaio 2011

Stefano Accetta - In qualunque minuto

La potenza della reminiscenza







con tutte le migliori intenzioni
con l'animo motivato
e la ventiquattro ore 
stracolma
di progetti ed impegni
di paletti rimossi e indulgenze manifeste
il ricordo 
è sempre vivo
la lezione
non verrà mai dimenticata...
... dopo tutte quelle sofferenze
che della mia vita
si erano impadronite
parlarne adesso
scriverne adesso
è strano
mi torna in bocca 
un sapore secco e amaro
mi trema la mano
... la potenza
della reminiscenza
staccarsi dal presente
un solo istante
separarsi
da questo equilibrio trovato
più che ritrovato
e interrogarsi...
di certo è servito
un'esperienza importante
un maestro ruvido
che insegna sempre
non c'è chi non si porti
una spilla 
una medaglia
nella mente
appuntata al valore
per ciò che si era prima
e ciò che ci si scopre ora
dal passato al presente
ma come ho detto
così come ho scritto
si tratta di un solo istante
allora stacco sul ricordo
e rimetto  piede nel presente
guardo il cielo
e accendo una candela
come segno di una speranza 
che non sompare mai
mai del tutto
mai completamente

mercoledì 12 gennaio 2011

le mie giornate ( pt2)




le mie scelte
non più
in leggerezza




le mie attenzioni
non più
in cause perse




le mie paure
non più
immotivate




le mie battaglie
non più
insensate



la ciclicità della vita

mi trova, una volta ancora
più forte

le mie giornate ( pt1)



le mie giornate
un'altra volta
assorte



i miei pensieri

un'altra volta
contorti




i miei desideri
un'altra volta
posposti




le mie ambizioni
un'altra volta
ingessate




La ciclicità della vita
mi lascia una volta ancora
senza forze

martedì 11 gennaio 2011

...illusioni, speranze , aspettative






Se volessimo parlare dell'illusione dovremmo subito dire che è una delle dinamiche più diffuse di tutti i tempi.
E' assolutamente vero che può essere utilizzata come un'arma, l'illusione, come diceva il maestro Monicelli intervistato durante raiperunanotte, quando con tutta l'amarezza di un uomo che ne ha viste  e vissute davvero tante, seppur scambiandola con la speranza, alludeva al fatto che proprio grazie all'illusione è facile per gli esseri umani essere presi in giro; appunto raggirati, poichè risulta facilissimo giocare con la loro credulità, propria di tutte quelle persone che vivono la loro vita nel rispetto degli altri.
Non c'è nulla di sorprendente in questo, semmai è un senso di tristezza quello che si fa strada tutte le volte che un' illusione viene consumata;allora le aspettative crollano e l'umore è come se si sgretolasse velocemente, specie, perchè ci si sente stupidi per aver permesso a qualcun'altro di entrare nella sfera delle nostre intime valutazioni e strumentalizzarle per altri interessi o meglio detto per interessi di altri.
Ma non sempre le illusioni sono strumenti in mano a personaggi loschi che ci vogliono solo "inchiappettare" [mi si passi il termine] il più delle volte l'illusione è un processo mentale o emotivo che nasce proprio da dentro di noi e lentamente si fa strada.
Le similitudini con le aspettative in questo caso sono evidenti ma c'è una differenza di fondo.
Nell'illusione vive l'impossibilità del raggiungimento dell'obiettivo prefissato, mentre le aspettative lasciano sempre aperta una porta alla possibilità che la propria ambizione si realizzi ed il nostro desiderio trovi sfogo nella realtà che diventa concreta.
Che strano, adesso mi sembra che siano le aspettative ad essere intese come sinonimo di speranza, però a ben vedere, c'è una importante differenza  anche qui; infatti, mentre le aspettative scaturisco dalla nostra personale interpretazione dei fatti che ci sono accaduti, e che ci hanno portato a credere che gli eventi potessero prendere una direzione piuttosto che un'altra, nella speranza l'interpretazione degli accadimenti non ha valore perchè la speranza parte dal cuore non dal cervello e quindi semmai la speranza è un qualcosa che va sentito, compreso, non interpretato.






Stefano Accetta - Le Parole

lunedì 10 gennaio 2011

Valutazione di inizio anno




sembra che sia oggi l'inzio del 2011, questo probabilmente perchè si è rifatto vivo l'obbligo di passare una parte della giornata in ufficio seduto davanti ad una scrivania.
Non posso certo dire che sia tutto negativo, perchè anche se durante le festività mi sono riposato molto e tornare a lavoro, di per sè, stanca già solo al pensiero, comunque è piacevole rincontrarsi con le persone che condividono, in qualche modo, con noi il percorso professionale.
Parlo delle percezioni, di quello che ho provato questa mattina mettendo un piede giù dal letto e di quello che è ha attraversato il mio cuore quando, davanti allo specchio, mi sembrava di vedere l'anno appena cominciato tutto in un sol blocco; come se fosse il Monte Bianco ed io lo scalatore che si è posto l'obiettivo di scalarlo in un solo pomeriggio.
Lo so che non è così, che le cose si costruiscono poco a poco e che le grandi imprese sono fatte da tantissimi sforzi ed impegni combinati in una successione; in altre parole lo so che Roma non è stata costruita in un giorno, come si dice, ma questa mattina, molto più che non la mattina del primo di gennaio, ho avvertito il peso delle cose da fare e non posso certo nascondere che la mia forza di volontà un pò non si sia sentita minacciata da queste considerazioni.
Va detto che se non ci fosse questa siutazione lavorativa, così come se mancassero gli impegni, sarebbe di certo meno soddisfacente il momento della vacanza e assolutamente meno godurioso fermarsi per riprendere fiato.
Mi rendo conto, sto testimoniando l'esitenza dell'acqua calda, però aggiugno che ci sono certi momenti in cui anche le cose ovvie hanno bisogno di essere palesate per poter trovare più forza nell'andare avanti.
Se volessimo credere anche ad un 50% delle cose scritte sui  principali quatidiani  internazionali, le prospettive future non possono che essere demoralizzanti, eppure, ci sono stati periodi storici peggiori e realtà più pesanti da sopportare; quindi la cosa che mi ripeto spesso è che per quanto tutto possa apparire buio e sconfortante la forza che si genera dentro al nostro cuore possiede tutte le potenzialità per superare tali avversità, con la finalità ultima di vivere una vita piena e diginitosamente appagante per tutti, ognun nel suo contesto e nella sua realtà.



domenica 9 gennaio 2011

Paure: i pensieri sempre rivolti ai soldi....





un po è come quando spegni una sigaretta nel poscenere e ti accorgi che qualcuno...... lo aveva lavato, senza ascugarlo bene; allora tu poggi la tua potenziale assassina un attimo, per bere un goccio di te alla pesca a colazione e quando vai per riprendere il tabacco ti accorgi che è umidiccio e sopratutto inservibile....nello stesso modo sia ieri che oggi, mi sento come se fossi io una di quelle venti del pacco standard e mi sento prorpio spento.

Forse è la ripresa  del ritmo dopo un periodo molto bello trascorso a casa; forse i pensieri sempre rivolti ai soldi o meglio alle spese fisse, le quali vengono aggravate in questo avvio di 2011 dalla necessità di prendere un'auto nuova visto che la mia ha deciso di rimanere giù al mare e ha stabilito insidacabilmente che vuole rimanere lì per sempre, in altre parole si è scassata e quindi il mio portafoglio paga [è propio il caso di scriverlo] gli effetti di una pessima crisi  economica depressiva in pieno svolgimento.
Io non voglio però farmi schiacciare da questioni di denaro, perchè se analizzo bene questo aspetto, mi accorgo che in realtà è un circolo vizioso..... mi demoralizzo perchè è ho le tasche vuote....... e non riesco a riempire le tasche perchè sono demotivato....
... che palle!!!
Non va bene, proprio non va bene; perchè mi da la sensazione che tutto possa dipendere da questa giostra di ricchezze monetarie e al tempo stesso se facessi di tutto per salirci sopra e vedere che aria tira...  poi ,sono sicuro, mi girerebbe la testa.
Chiariamoci non sto  di certo sostenendo che i soldi non servano , anzi!!! però esiste una sfera  umorale che è del tutto indipendente da questo carattere meramente monetario del vivere quotidiano e che si lega in maniera molto forte con i rapporti umani.
Tempo fa ho letto  sul " Manuale del Guerriero della Luce " di Coehlo una frase molto significativa che mi è rimasta impressa

"   ..ama le persone e usa le cose,
perchè altrimenti finirai 
per amare le cose ed usare le persone... "

mi è già successo in passato di essermi sentito usato e non era per niente una bella sensazione, figuriamoci se fossi proprio io ad usare le persone in virtù di un amore prettamente materiale; l'unica cosa per la quale potrei nutrire amore [anzi eliminiamo proprio il condizionale] è la mia chitarra.....in effetti l'ho chiamata Martina proprio per via di questa nostra intimità.
Ma fuori da tale, divertente, associazione di idee...... corredata da autentiche emozioni schiette tra un cantautore ed il suo strumento , considero la pratica dell'uso degli esseri umani per una qualsivoglia strumentalizzazione come la forma più fredda e bastarda che possa esistere al mondo in ambito di scambio relazionale tra individui..... decisamente peggio persino  rispetto all'indifferenza.
Volendoci avviare vero un saluto che sia anche conclusivo della riflessione condivisa, io affermo che per quanto possano essere devastanti ,certe preoccupazioni , non dovremmo mai e poi mai permettere loro che ci tolgano il respiro ed il sorriso; anche perchè più si va giù, più ci si intristisce , più è impegnativo e complicato rimettersi in piedi..... e alla fine tutto quello che abbiamo concluso è stato, il  solo bruciare del tempo prezioso. per noi stessi e per le persone che ci vogliono bene e ci stanno accanto.






Stefano Accetta - Scusa