sabato 6 novembre 2010

Seduto





è seduto
lui
lo osservi
e ti sembra fermo
lo guardi
e lo pensi 
una statua
di metallo arruginito
sopra una sedia 
a dondolo
in equilibrio
tra il cielo e il mare
appare 
intento a non fare
e se gli dai da parlare
magari si scusa
garbato
ma non risponde
per niente
alle tue domande
al tuo corpo
ancor meno 
alle tue mutande
lui resta lì
seduto
a contemplare 
le piastrelle mattone
di una camera da letto
ma
scommetto
se riuscissimo a vedere
se scrutassimo
con interesse
cotanto meditare
troveremmo una luce
ed un punto bianco
intermittente
che trasmette
parole in codice
per l'anima
e per le stelle
confuso
tra le chiazze della notte
diresti sia di gesso
frantumato dai ricordi
ma lui
è ancora lì
seduto
sempre assorto
mai scomposto
nel bisogno
di dare un senso
a questo correre e lamentare
a questo rincorrere
senza  riuscire ad amare
quando 
la cosa più ovvia
si specchia evidente
nella considerazione
più palese....
...
il senso
non è astratto (e)
se non puoi
riconsocerlo con il cuore
non è il senso
che riscatta il tuo verbo
se non puoi 
descriverlo con il cuore
allora non deve essere il senso
che importa trovare
solo per questo
ancora adesso
lui è seduto
in attesa 
di decifrare
per poter poi
condividere
e
gioire

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