martedì 7 dicembre 2010
stanco
stanco
di rimbalzare
alti
bassi
alti...
le orecchie
mi fischiano
le mani tremano
vivo nella capitale
ma mi sento in alto mare...
i miei sentimenti,
sono caduti in prescrizione
le mie lacrime,
hanno altro a cui pensare
(e) adesso
cosa faccio...
incasso un altro colpo
dissimulo pace interiore,
eppure
sono solo un punto e virgola
in un romanzo senza punteggiatura,
sono la lancetta dei secondi
di un orlogio digitale,
sono
l'azione impavida
di una scala mobile,
il vento di tempesta
tra le mura di una stanzetta
in estate.
...sono
lo scrivo
lo so,
sono solo
smarrito!
e per chissà quanto tempo ancora
continuerò a vagare
chi può dire quando e come
tutto questo
avrà un suo spazio
una sua collocazione
un suo ordine
primordiale
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