sabato 8 gennaio 2011

l'amarezza di una conversazione sorprendente



sento che mi si stanno per sradicare tutte le vene dal corpo, come se venissero staccate con rabbia dalla mia stessa collera, che è in circolo da un po di tempo e in questa notte, dal sapore di alba a cornetto con crema e caffè, io vorrei sfogare.
Se la persona che vive al piano sotto il mio non fosse l'incarnazione del marciume di una vita, la sua ,totalmente insoddisfatta e frustrata, adesso potrei fare il pieno ai miei polmoni , uscire sul balcone trattenendo l'aria e intonare un FANCULO....che da Roma Eur arrivi fino  al cielo.
Dovrei essere tollerante, lo so,  e fuggire alle provocazioni di estranei, sperando di trovare equilibrio anche relazionale, per il raggiungimento del quieto vivere; continuare a camminare secondo una mia strada con la speranza, che si realizzi presto il mio lavoro e che si vedano presto, anche solo una minima parte, di questi frutti che tanto si fanno aspettare.
A volte è così difficile rimanere calmi e non farsi assalire, o meglio trascinare, dagli scatti di ira per la via delle urla e delle parole pesanti...... 
ma è così che si reagisce quando i colpi e le ferite ti arrivano dai punti meno attesi e dalle persone che mai e poi mai avresti immaginato.
Non ho dormito nulla questa notte e dentro di me c'è un silenzio che sto cercando di combattere con la musica [a palla in cuffia] per non sentire l'assordante sibilo dell'amarezza profonda e provare a dare meno importanza a queste storie.
Non lo so cosa passa nella mente degli individui che ci vivono accanto, sopra , sotto o all'interno dello stesso spazio/casa pagato per dormire e continuare ad inseguire il proprio obiettivo.
Non lo so e non lo voglio sapere, mi sono liberato da tempo del perbenismo del cazzo che invade e pervade tutta la società; si tengono le cose dentro e si abbassa la testa per assentire solo formalmente, insensatamente e poi interiormente, avere totalmente un'altra convinzione.
Io prefersico dire le cose come stanno e dirle direttamente cercando ,mentre lo faccio, di non offendere o ferire nessuno;è una cosa che richiede il suo sforzo ma lo faccio sempre.
Credevo fosse una cosa semplice, ma mi accorgo che non lo è.
Non tutti sono in grado e ci si perde rischiando di tradire una  fiducia consolidata nel tempo...... e si tradisce mettendo sul piatto della discussione il frutto di confidenze che poi ci vengono girate contro fino a farci pentire di esserci  aperti e confidati...che schifo che mi fanno le incomprensioni!
Adesso che il bar all'angolo è aperto, dato che sono già passate le sette da trenatasei minuti, mi infilo un pantalone ed un maglione e vado a fare colazione.

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